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Finocchio: dalla semina alla raccolta

TERRENO E CLIMA


Essendo il finocchio un ortaggio che sviluppa il suo frutto a livello del suolo, è fondamentale che il  terreno stesso sia adeguatamente lavorato e concimato. Il finocchio richiede un terreno di medio impasto con ph di circa 7, ben drenante e che non si compatti troppo. Quest'ultimo particolare è abbastanza importante affinché non offra resistenza alla crescita del grumolo. Come tutti gli ortaggi è importante preparare il terreno con largo anticipo concimandolo adeguatamente (stallatico o compost) e disinfettandolo (calciocianamide).

Il finocchio è una pianta che risente particolarmente delle zone climatiche e della temperatura stessa, che non deve essere né troppo fredda né troppo calda (dai 7° ai 30°). In base alle aree della nostra penisola è quindi fondamentale programmare i diversi trapianti anche per eliminare i fattori di rischio dati dall'imprevedibilità stagionale.

Quando il clima è avverso oppure le ore di luce diurna sono troppe, il finocchio reagisce salendo a fiore troppo velocemente.

TRAPIANTO E IRRIGAZIONI


Come già detto in precedenza conviene programmare il trapianto in più interventi anche per abbattere l'imprevedibilità stagionale. È consigliabile programmare tre trapianti differenti a distanza di 10-15 giorni in base alla zona in cui si vive. Tendenzialmente in montagna il trapianto avviene più precocemente rispetto alle altre zone della penisola, con trapianti che inizieranno verso fine giugno fino ad arrivare a fine luglio, alternando finocchi precoci e più tardivi. In pianura padana i trapianti avverranno da metà luglio fino a metà settembre, prima mettendo a dimora i finocchi precoci/autunnali poi, da metà agosto, anche quelli tardivi (la maggior parte delle piantine è comunque consigliabile trapiantarle da metà agosto in poi). Al sud il tempo di trapianto si sposta in avanti con la messa in dimora che avverrà verso fine agosto per quelli precoci e autunnali, mentre per quelli tardivi/invernali incomincerà a fine agosto e si concluderà a metà ottobre.


Sesto d'impianto: Tra una pianta e l'altra, disposte su una fila, la distanza sarà di circa 30 cm. mentre tra le file la distanza sarà tra i 50/70 cm.

Irrigazione: Dopo il trapianto è necessario irrigare tutti i giorni almeno fino a quando non si abbassano le temperature e la pianta non ha attecchito adeguatamente. Nonostante l'irrigazione giornaliera è fondamentale evitare i ristagni d'acqua cosa che il finocchio soffre particolarmente.


In piena estate, se troppo caldo è consigliabile ricoprire le piantine di finocchio con del tessuto non tessuto oppure con altri mezzi e allo stesso tempo si può tenere rinfrescato il suolo utilizzando della paglia come pacciamatura. Al contrario se si decide di raccogliere i finocchi nei mesi più freddi se necessario si possono riparare sempre con del tessuto non tessuto o con dei tunnel appositi.

CIMATURA E RINCALZO


Al momento del trapianto è importante tagliare le foglie circa un terzo della loro lunghezza in modo tale che al momento dell'irrigazione non rimangano intrappolate nel terreno. È consigliabile anche rincalzare la piantina appena trapiantata che dovrà essere adeguatamente bagnata.

Le operazioni di rincalzo sono utilissime per l’imbianchimento, ma vanno fatte prima, non si posso fare a ridosso della raccolta quando il grumolo è già formato. si può procedere con un’unica rincalzatura 15 giorni prima della raccolta oppure con tre o quattro operazioni di rincalzo da effettuare mentre i grumoli si vanno ingrossando.

CONCIMAZIONE E RACCOLTA


La concimazione riveste un ruolo fondamentale per la crescita del finocchio, infatti solo rispettando correttamente le esigenze culturali e nutrizionale del finocchio si possono ottenere grandi risultati. Se non vengono rispettata si possono formale grumoli lunghi, piatti, sottili chiamati in gergo femmine.

Circa una ventina di giorni prima del trapianto si potrà intervenire utilizzando concimi NPK o pollina oppure anche stallatico e pollina, mentre passati 30 giorni dal trapianto si potrà riproporre la concimazione utilizzando concimi azotati o stallatico macerato (se necessario ripetere ogni 10/15 giorni).

La raccolta dei finocchi avverrà da ottobre a marzo per le varietà autunno-invernali e da giugno in poi le varietà primaverili-estive.

MALATTIE E PREVENZIONE


Il finocchio non è una pianta estremamente sensibile alle patologie a patto che si abbia un terreno ben curato e ricco di sostanze nutritive.


Tra le patologie più comuni abbiamo:

  • Peronospera: È una malattia fungina che si manifesta con striature nere a livello dei gambi.
  • Xanthomonas: Malattia di origine batterica, si manifesta sempre con chiazze o strisce scure, che portano al marciume dell’intera pianta.
  • Oidio: Chiamato anche "mal bianco", l'oidio è una malattia funginea che si manifesta con macchie grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca. 
  • Afidi: Sono insetti molto piccoli che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.





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