Quello che dovete sapere sulla coltivazione degli agrumi in vaso
Tra le piante da frutto, gli agrumi sono quelle che meglio si prestano alla coltivazione in vaso! Limoni, mandarini, clementini, kumquat e altre varietà meno note e diffuse, quali il calamondino (un incrocio tra mandarino e kumquat), il lime, la limetta, il chinotto e il bergamotto: tutte quante ben si adattano alla coltivazione in contenitore, dando non poche soddisfazioni. Sono piante che danno ottimi frutti e, allo stesso tempo, sono belle dal punto di vista ornamentale, con il loro fogliame verde lucido presente tutto l’anno, fiori profumati le e frutti di splendidi colori solari.
L'UTILIZZO DI UN ADEGUATO TERRICCIO E CONCIME
LA POSIZIONE È FONDAMENTALE
Le piante di agrumi in vaso possono essere coltivate in giardino, sul terrazzo o sul balcone. Per prima cosa bisogna fare attenzione alla collocazione del vaso: gli agrumi vanno posizionati in un angolo con esposizione a sud, in condizioni di pieno sole.
In zone non particolarmente calde o assolate, è meglio posizionare le piante di agrumi vicino a un muro, per proteggerle così dal vento, dal maltempo e dal freddo. Nelle stagioni più fredde, quando la temperatura scende sotto i 6°C, è necessario proteggerli con teli tessuto non tessuto, o spostare la pianta in un altro luogo, riparato dal freddo ma sempre luminoso (in serra se possibile).
QUANTA ACQUA BISOGNA DARE?
Bisogna distinguere a seconda delle stagioni. In estate, le irrigazioni devono essere abbondanti e frequenti, mentre in inverno, bisogna diminuire l’apporto di acqua. È necessario mantenere il giusto livello di umidità del terreno, ripetendo gli apporti ogni qualvolta il terriccio si sia asciugato: eccessi idrici sono da evitare poiché favoriscono lo sviluppo di malattie fungine!
MALATTIE E PREVENZIONE DEGLI AGRUMI
A volte la produzione degli agrumi è messa a grave rischio dagli attacchi di un gran numero di insetti. In commercio vi sono diversi prodotti per la cura e la prevenzione di queste piante, ma il metodo più efficace e naturale lo abbiamo quando si interviene con una protezione biologica (prodotti naturali di origine vegetale, animale e minerale), in modo tale da non infestare la pianta e i frutti con prodotti chimici.
I trattamenti vanno ripetuti in alcuni periodi dell’anno, in sede preventiva per contrastare l'insidia degli insetti, oppure quando il parassita ha manifestato la sua presenza danneggiando foglie, fiori e frutti. I nemici delle piante da frutto e portatori di malattia sono:
AFIDI,
COCCINIGLIA,
MINATRICE SERPENTINA e MOSCA DEGLI AGRUMI.
Non è semplice individuare il parassita che attacca le piante di agrumi. Se le foglie sono danneggiate, i rami disseccati, si nota la presenza di melata e altro, bisogna intervenire con urgenza. In questo senso è importate far vedere subito la foglia in modo tale da poter intervenire. In ogni caso il primo intervento che si può fare è potare la pianta, eliminando le parti danneggiate, successivamente si interviene con un prodotto possibilmente biologico che sia efficace contro il parassita.
Per questo, in un trattamento biologico, è importante trattare queste patologie con oli minerali come
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in modo tale da farlo attecchire alla pianta.
Gli AFIDI, che in un ambiente sano vengono predati da coccinelle e altri predatori, possono essere eliminati spruzzando anche in questo caso il mix fra olio di neem e sapone molle. Anche gli afidi estraggono linfa con i loro apparati boccali pungenti succhianti, e la loro melata zuccherina favorisce la fumaggine, quella coltre nerastra che si forma sulle foglie e che sembra smog.
Le COCCINIGLIE sono di diverse specie e alcune di queste determinano grandi imbrattamenti delle foglie e dei frutti con le loro secrezioni e la melata. Le cocciniglie succhiano la linfa che scorre nei vasi interni di rametti e germogli e a lungo andare le piante vengono deperite da questa loro attività trofica.
La MINATRICE SERPENTINA è un insetto dell’ordine dei lepidotteri (farfalle) e appare soprattutto nel periodo estivo. Le larve, molto piccole, scavano gallerie all’interno della foglia, causandovi tante linee curve decolorate, che a lungo andare, e in casi gravi, ne causano il disseccamento e la caduta.
La MOSCA MEDITERRANEA dei fruttiferi (Ceratitis capitata) causa un danno diretto sui frutti, poiché le larve vi penetrano e si cibano della polpa, portandola a marcescenza.
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in modo tale da farlo attecchire alla pianta.
L'unione di questi due prodotti può aiutare a prevenire infezioni gravi, per le quali esistono comunque i metodi convenzionali di difesa, ma questa è un'altra storia.